Uno

Uno

venerdì 17 agosto 2018

Liguria

Liguria....scarsa lingua di terra che orla il mare... scavata da improvvisi fiumi...morsa dal sale... combattuta dai venti... l'immagine di te sempre nel cuore... diceva il tuo Sbarbaro umano poeta di vita sofferta...
...una immane tragedia ti ferisce nuovamente colpendo Genova, fantastica città della mia giovinezza che sognava il mare come meraviglioso dono degli Dei e che quando poteva veniva a vivere i tuoi vicoli, i tuoi odori e la ventata salmastra del tuo mare e del tuo porto...
Ora quando ti percorro in treno, il tuo panorama di balconi, terrazzini, finestre e panni stesi e cortiletti è un'immagine che mi rattrista... c'è nell'aria e nelle cose sempre quel senso di abbandono e di distruzione fatta dal tempo a cui non ci si può opporre, sarebbe inutile... e il Bello, ferito anch'esso, si nasconde sotto l'incuria... grovigli di fili pendenti, intonaci scrostati, insegne di volgarità offensiva, cortili disastrati... come se gli anni fossero una forza nemica impossibile da vincere nella sua avanzata caotica... e così non solo Genova, ma la Liguria in genere... degradata dalla peggiore speculazione edilizia d'Italia che ha sfregiato per sempre le sue ridenti cittadine marinare di un tempo trasformandole in casermoni chiusi quasi tutto l'anno, unica Regione che ancora non dispone di un doppio binario ferroviario in tutta la sua lunghezza, ispida nei suoi contatti con il turismo...Liguria, amata terra di tante mie vacanze, profondo mare dalle fresche acque delle mie nuotate, e dei sapori antichi e sapienti dei tuoi cibi...
Liguria, stai perdendo il senso della Storia, e il senso del tuo ruolo in questa violenta e veloce Contemporaneità... e adesso, piangendo con Genova i suoi morti, in un abbraccio sofferto e doloroso con tutto il nostro vero Amore ti stringiamo con il grande affetto della solidarietà... sapendo purtroppo che come ci dimostri quotidianamente dopo questa nuova tragedia niente cambierà... perchè non cambierai Tu e non cambierà la tua Gente forte ma rassegnata ad un degrado storico che è dentro di sè... più dannoso di qualunque viadotto che l'umana brutalità del denaro possa importi mai più...
Liguria ieri oggi e sempre così...
"Liguria, che hai d'inverno cieli teneri come a primavera..."
... ripiegata su te stessa e sulla tua incombente e immutabile Fatalità...

mercoledì 17 gennaio 2018

PREISTORIA E APOCALISSE

PREISTORIA E APOCALISSE
la tenebra è scesa nel cuore e nelle azioni degli uomini e un sole nero mi avvolge con il suo buio fiammeggiante... l'oscurità del mattino e quella della notte mi attirano circondandomi come sirene... mi anestetizzo nel liquido amniotico della mia solitudine... un mondo primordiale mi accoglie... mi addormento in una foresta immensa e misteriosa tra i lamenti e i bramiti dei dinosauri... le loro lingue avvolgenti e i loro occhi di fuoco in cerca di vita vogliono proteggermi dal durissimo destino umano che essi conoscono già, lottando per una sopravvivenza che li inferocisce e li strazia con milioni da anni di anticipo sulla loro vita di oggi, metallizzati e mimetizzati, mostruosi nel loro acciaio e nel loro ornamento terrifico... per uccidere senza ragione uomini e donne ridotti a amebe impazzite in fuga su un pianeta liquido di fuoco...sotto un cielo incandescente di spaventosi lampi di guerra...

PREISTORIA E APOCALISSE / 2...è notte nell'immensa foresta primordiale e io giaccio accanto al grande uovo che la mamma Tyrannosaura ha amorevolmente circondato di grandi foglie spesse e carnose che lo proteggono con la loro frescura e lo nascondono agli sguardi degli altri rettili giganteschi e spaventosi che si fanno strada abbattendo alberi smisurati e creando con il loro peso crateri nella terra fresca e fremente di centinaia di embrioni e nuove forme di vita in gestazione... sono nudo nel freddo notturno e la Tyrannosaura mi prende tra le sue braccia calde e squamose e con un tremendo ruggito protettivo mi porta con sé camminando eretta con passi altalenanti e agitando la coda per emettere terribili suoni che segnano il suo cammino spaventando ogni essere che li ode... arriviamo in cima a un altopiano roccioso di altezza vertiginosa da dove si vede distante ma nitido il nostro passato e il nostro futuro di Uomini che da lei e dagli altri dinosauri avranno origine e evoluzione.. con i suoi occhi di fuoco la Tyrannosaura mi guarda indicando i lontani orizzonti dove tra le grida di terrore e il clangore degli acciai i bagliori delle fiamme illuminano sinistramente le guerre degli uomini che da subito, dalla loro comparsa sul pianeta insanguinano la terra distruggendo se stessi e le sue meraviglie e decimando le sue meravigliose risorse...

PREISTORIA E APOCALISSE/3 ...sulle rocce dell'altopiano giurassico, abbracciato alla Tyrannosaura, silenziosi vediamo scorrere insieme il Passato e il Futuro dell'Umanità e la tristezza per il pesante retaggio ci coglie con il presagio che ciò che verrà sarà difficile e doloroso per noi esseri viventi dilaniati da un'incessante lotta che da millenni contrasta ogni spirito di evoluzione della vita dell'Uomo...il rombo delle battaglie e l'eco delle armi terrificanti che gli uomini progettano e costruiscono per uccidersi senza sosta giunge sin qui, sull'Altopiano delle Origini dove tutto è natura Primordiale e dove tutto è già lotta di vita senza pace tra i giganteschi esseri che lo popolano insieme a migliaia di sconosciute nuove entità viventi che si organizzeranno per sopravvivere..anche il Pianeta vive in un sofferente tormento per il suo sconvolgente assestamento, inarrestabile e eterno, violentato da tremende scosse telluriche e spaventosi maremoti che non danno pace a una Natura maestosa e sovrastante ogni forma di vita... la Tyrannosaura mi indica i fuochi lontani dove uomini come me, grottescamente mimetizzati, si torturano e si uccidono tra loro senza pietà, sterminando con sè giovani vite e madri con le loro creature in grembo in una fuga senza scampo... la grande testa del dinosauro si china ora in avanti e le sue braccia mi posano dolcemente sull'erba profumata e verde di ossigeno purissimo e i suoi occhi di fuoco mi guardano pieni di lacrime per il suo Presente e per il mio Futuro... dalle sue fauci esce ora un vagito... tenero come il pianto del primo neonato dell'Umanità che inizia a lottare per la vita senza ancora aver aperto gli occhi...

PREISTORIA E APOCALISSE /4... ora mamma Tyrannosaura con i suoi occhi colmi di lacrime si avvicina cauta al grande uovo nascosto nel fogliame e che sta muovendosi con energia oscillando sempre più e mostrando le prime crepe... la creatura che lo contiene è smaniosa di uscire e la mamma con le sue gigantesche mani lo sfiora con una delicatezza sorprendente per la sua mole... le prime fratture ora si moltiplicano e l'uovo inizia ad aprirsi perdendo larghi pezzi di guscio, ed ecco in un attimo compiersi la grande apertura e i frammenti crollare del tutto per far uscire finalmente il nuovo essere vivente che io tremante vedo per la prima volta aggrappato a mamma Tyrannosaura che lo prende ora per mano  sorreggendolo nei primi passi incerti... è un Ominide alto e peloso con una testa ossuta e le mascelle marcate e minacciose... il suo sguardo è feroce e le sue movenze sono aggressive pur nei suoi passi barcollanti... il suono che emette dalla sua smisurata bocca è più simile ad un ruggito che a un vagito e il suo folto mantello di pelo lo rende temibile anche nell'aspetto...
camminiamo ora in tre verso la grande roccia dove finisce l'Altopiano delle Origini e da dove si possono vedere il Passato e il Futuro dell'Umanità... già sicuro di sé l'Ominide impugna ora una massiccia clava e si è staccato dalla mamma Tyrannosaura che, stanca, sembra perdere lentamente le sue forze... siamo giunti al ciglio dell'Altopiano e vediamo i fuochi lontani che stanno attraversando la Storia dell'Umanità... vorremmo avvicinarci ancora ma la Tyrannosaura giace a terra senza potersi rialzare e la sua testa si erge con un doloroso sforzo per dedicarci l'ultimo sguardo con i suoi occhi di fuoco velati dal dolore della morte... uno straziante bramito sale al cielo dove ruotano, in lotta anch'essi, nuovi Pianeti che si contendono orbite stellari, e il gigantesco corpo protettivo del dinosauro si ferma per sempre in un'immobilità primordiale tra le gigantesche foglie e gli imponenti alberi dai rami enormi e ostili... ora siamo soli, io e l'Ominide, e nuovamente cerchiamo di scendere dall'Altopiano per vedere da vicino il divenire e la storia dell'Umanità sino ad afferrarne il Futuro... troviamo finalmente un varco nei grovigli della vegetazione e iniziamo una pericolosa discesa verso i territori dove divampano le fiamme degli Uomini in perenne guerra... con l'ultimo grande salto atterriamo sulla pianura dove la terra trema sotto il fragore delle battaglie che la sconvolgono da millenni... ora avanziamo nelle tenebre e giungiamo infine in un'immensa radura illuminata da fuochi di torce che ci atterriscono... sono corpi umani che ardono impalati a rischiarare l'accampamento delle guardie della Nuova Umanità, soldati che guardiamo con raccapriccio e terrore... sono giganteschi Ratti alti tre metri con il pelo mimetizzato come le tute militari... si muovono veloci a grandi balzi e impugnano lunghe lance che terminano con spaventosi artigli in continuo movimento rotatorio... le loro espressioni sono spaventose e le loro teste con i loro occhi indipendenti si muovono in incessante sorveglianza del territorio dove si scontrano e si formano i destini dell'Uomo... d'un tratto l'Ominide si stacca da me e avanza minaccioso verso l'accampamento con un urlo terribile... ed ecco in un attimo i Ratti mimetizzati circondarlo con le loro lance artigliate e sventrarlo per riempirlo di resina e paglia e trasformarlo in torcia ardente... nascosto tra il fogliame, terrorizzato mi avvio tremante al sentiero del ritorno e all'Altopiano delle Origini da dove nessun Uomo potrà mai evadere per conoscere il Futuro che spetta solo alle forze del Bene e del Male in eterna lotta tra loro sino agli immensi confini dell'Universo e del suo inviolabile Mistero...


mercoledì 18 gennaio 2017

LA CORSA

L'immensità della Natura...deserti mari foreste ghiacciai e Uomini che la abitano e la vivono con poche risorse e ingegnosi adattamenti, rozzi ma efficaci strumenti che conferiscono a questi abitanti una sicurezza umile e dignitosa se non fiera... spostandosi invece in una nostra città "moderna" si agitano incessantemente migliaia di persone formica che corrono continuamente dietro a mezzi di trasporto tram, autobus, metrò sempre affollati, maleodoranti, insufficienti... non bastano mai e si continua a costruire, sventrare, violentare case e strade per creare nuove linee che comunque non basteranno mai e le strade intasate di macchine avvelenano gli abitanti impazziti dal mattino a sera per spostarsi e rispostarsi per guadagnare quel che serve per spostarsi, e poi qualcosa per mangiare e dormire al coperto e poi... basta o poco più... qualche indumento per illudersi di essere alla moda...chi non ha questo per spostarsi dorme per terra sotto i portici delle banche che rubano i soldi a quelli che corrono per spostarsi... una vita grottesca e ignorata nella sua brutalità da chi la vive credendosi libero come un pesce in un acquario, ignare persone stanche morte alla sera per aver lavorato tutto il giorno in aziende  di "servizi" che servono solo ai loro cinici proprietari per guadagnare su inganni travestiti da necessità... oggetti e cibi innominabili mentre il vero necessario manca a famiglie e persone cui questa "civiltà" nega dignità e futuro... e là, lontana, la Natura con la ricchezza dei suoi beni saccheggiata dagli schiavisti del nostro tempo che con i loro sordidi guadagni finanziano guerre sanguinose per continuare a sottomettere uomini e donne e bambini comprati e e venduti per poterli un giorno ridurre a correre per spostarsi dietro a una Vita che non li aspetta mai e a grattacieli insulsi e proibiti che non potranno mai abitare ma solo guardare se avranno la voglia di guardare in alto... e i giornali e la tivu e la pubblicità annunceranno con clamore l'inizio dei lavori della nuova metrò per spostarsi e correre, correre, correre... la Natura lontana maestosa e offesa ignora tutto quanto e non elemosina il rispetto dell'uomo... quando lo vuole lo impone con la sua forza, con severità, senza affanni, senza correre....

sabato 24 dicembre 2016

Memories

Un caro ricordo di tutti i personaggi che hanno contribuito a costruire la moda italiana e internazionale.


Walter Albini - 25 giugno 1983
Sergio Levi - 10 giugno 1985
Sergio Galeotti - 20 agosto 1985
Massimo Inghirami - 2 ottobre 1987
Franco Tancredi - 7 febbraio 1989
Brunetta - 28 giugno 1989
Enrico Coveri - 7 dicembre 1990
Mario Valentino - 1 febbraio 1990
Ken Scott - 26 febbraio 1991
Adriano Benvenuto - 24 maggio 1992
Emilio Pucci - 29 novembre 1992
Franco Moschino - 18 settembre 1994
Fabio Inghirami - 19 aprile 1996
Marco Rivetti - 16 luglio 1996
Gianni Cigna - 26 agosto 1996
Gianni Versace - 15 luglio 1997
Fiamma Ferragamo - 23 ottobre 1998
Nicola Trussardi - 15 aprile 1999
Franco Amato - 28 agosto 1999
Luciano Soprani - 25 ottobre 1999
Maria Fenghi - 4 gennaio 2000
Aldo Zegna - 18 giugno 2000
Francesco Guarnera - 20 agosto 2000
Maddalena Sisto - 8 settembre 2000
Lucia Sollazzo - 24 novembre 2000
Vittorio Rimbotti - 17 settembre 2001
Antonio Ratti - 13 febbraio 2002
Elisa Massai - maggio 2002
Patrizia Brenner - 25 luglio 2002
Francesco Trussardi - 25 gennaio 2003
Irma Bignani - 5 aprile 2003
Edgardo Bianchi - 5 agosto 2003
Egon Von Furstemberg - 25 gennaio 2003
Achille Maramotti - 13 gennaio 2004
Claudio Buziol - 31 gennaio 2005
Giuliano Caponi - marzo 2005
Guido Vergani - 22 aprile 2005
Oriella Vallini - 25 maggio 2005
Massimo Osti - 8 giugno 2005
Augusto Allegri - 7 settembre 2005
Cristina Ottina - 26 ottobre 2005
Gianfranco Basile - 26 novembre 2005
Franco Bruccoleri - 20 gennaio 2006
Maria Pezzi - 10 aprile 2006
Giampaolo Tarabini - 5 maggio 2006
Erika Ratti - 24 maggio 2006
Mauro Cantarelli - 8 giugno 2006
Gian Marco Ansaloni - 8 settembre 2006
Pino Lancetti - 9 marzo 2007
Laura Dubini - 11 marzo 2007
Gianfranco Ferrè - 17 giugno 2007
Yves Saint Laurent - 1 giugno 2008
Mila Schön - 4 settembre 2008
Alfredo Canessa - 26 marzo 2009
Roberto Moretti - 1 agosto 2008
Roberta di Camerino 12 maggio 2010
Adele Biffi - 9 giugno 2010
Tino Cosma - 14 novembre 2010
Fausto Sarli - 9 dicembre 2010
Minnie Gastel - 18 marzo 2011
Giorgio Grati - 20 marzo 2011
Giorgio Correggiari - 25 giugno 2011
Vittorio Solbiati - 6 dicembre 2011
Giansandro Bassetti - 21 marzo 2012
Nicola Bardelle - 3 agosto 2012
Anna Piaggi - 7 agosto 2012
Giuseppe Marenzi - 27 agosto 2012
Vittorio Missoni - 4 gennaio 2013
Ottavio Missoni - 10 maggio 2013
Sergio Loro Piana - 20 dicembre 2013
Sanzio Zappieri - 14 gennaio 2014
Gianfranco Barizza - 19 febbraio 2014
Nando Miglio - 11 giugno 2015
Giuliano Coppini - 15 luglio 2015
Elio Fiorucci - 20 luglio 2015
Barbara Vitti - 29 luglio 2015
Gianco Boniello - 24 novembre 2015
Wanda Galtrucco - 8 dicembre 2015
Mariuccia Mandelli Krizia - 8 dicembre 2015
Andrea Pinto - 27 febbraio 2016
Aldo Pinto - 11 marzo 2016
Stefano Ottina - 17 agosto 2016
Franca Sozzani - 22 dicembre 2016
Angelo Marani - 4 gennaio 2017

lunedì 19 dicembre 2016

MI VERGOGNO

MI VERGOGNO quando vedo queste luccicanti luminarie di Natale, costose e offensive, oggi, nell'inquietante momento storico di questa nostra umanità umiliata, offesa e torturata e bombardata proprio anche nei suoi simboli terreni più sacri al Natale, il Bambino, l'umile bambino Re dei poveri, il bimbo delle mille Aleppo martiri emblema di un'umanità disprezzata e violentata dai crudeli padroni del Pianeta che a loro non appartiene,  e che essi sottomettono col ferro e col fuoco attraverso il loro satanico emissario Denaro.
MI VERGOGNO... Natale dei ricchi predoni criminali, festa senza amore che nulla ha più di Divino...
MI VERGOGNO, Natale edonista,  festa non di fratellanza e bontà, ma rito degli Oggetti, vestiti, scarpe, telefoni, computer, viaggi, motori, mangiare... Natale mondiale devastato da guerre, genocidi, cadaveri, in mare e in terra e in cielo, Natale dove l'uomo a immagine di Dio è invece ingombro al possesso del petrolio, Satanico Dio dell'Universo, oro nero che muove gli interessi più inconfessabili.
MI VERGOGNO davanti a questa cinica pornografia consumistica ebete e incosciente che spalanca davanti a sé la porta del Nulla e ignora l'angoscia di milioni di esseri umani non più fratelli ma nemici, tutti contro gli altri senza ragione. senza la speranza in altri uomini saggi e capaci di ridare alla Terra la sua equa ricchezza per tutti, regalo della sua origine divina.
MI VERGOGNO nel non vedere la notte di Natale spegnersi per un attimo tutte le luci di questo Pianeta devastato e in quel buio pauroso e solenne udire la voce di tutte le mamme del mondo alzarsi forte e severa per chiedere basta! a questi uomini-iene la cui maledizione è pari ai delitti di cui ogni giorno si macchiano.... Ti imploro, buio, tenebra dello spirito: illuminati con la nostra fiammeggiante Speranza e fai che ogni vergogna sia per sempre cancellata dall'oscurità delle coscienze e l'uomo torni finalmente ad essere Bambino.

venerdì 9 dicembre 2016

Ricordo di Walter Albini

Personaggio, indubbiamente. Ma se è vero che l'essere personaggio è talvolta aspetto preponderante non solo per apparire ma anche per essere protagonisti nel palcoscenico della moda, occorre subito dire che Walter Albini per tanto genio e sregolatezza, fu non solo personaggio ma stilista ante litteram, quando il resto della moda italiana, timida ed incerta, era più "abbigliamento" o conformistica sartoria carica di perbenismo, che non prêt-à-porter e dunque disinvoltura, audacia, narcisismo raffinato, che in seguito si sarebbero clamorosamente affermati e diffusi anche e non sempre con necessario equilibrio di gusto mancante a certi, questi sì, forzati "personaggi".
"Stilista" dunque Walter Albini per primo e, forse, più di tutti. Raffinato e squisito, geniale e fertile, con un "difetto" che per molti è e sarà invece irraggiungibile: creatività al limite dell'eccesso, idee e suggerimenti a decine, a centinaia, in collezioni che avrebbero potuto essere non una, ma dieci ogni volta. E anche le sfilate, vissute in febbrili momenti di alta tensione, sino all'estremo istante in cui l'indossatrice deve uscire in passerella, ma anche lui avrebbe ancora per un attimo fermato per completare una perfezione sognata, intuita, sofferta sino all'estenuazione. Sfilate anch'esse, quando le circostanze lo consentirono, in cui fantasia e grandezza diventarono spettacolo, un kolossal che ancora tutti ricordano per lo stupore che comunque, quantità, qualità, estrosità e rigore, novità e ritorni, classico e fashion, provocavano avvicendandosi in sequenze mozzafiato, sgorganti da una cascata di idee che gli sprazzi della fantasia coloravano di una suggestione irresistibile. Purtroppo tanta gioia creativa era destinata a non trovare altrettanta meritata fortuna commerciale: qui la confluenza tra personaggio e manager turbinò in acque impetuose, attraversate da gelide correnti fatte di cifre di appuntameti, di accordi, di impegni, di tutto ciò che da sempre costituisce gioia e tormento di chi deve vendere per poter creare e non solamente creare per poter vendere. Non nacque mai, dall'artista Walter Albini, il commercio Walter Albini. L'artista rimase però tale, lo stilista fu sublime, il creatore inesauribile: così lo ricordano tutti coloro, e sono molti, che a lui devono idee, intuizioni, disciplina del gusto.
Così lo ricordiamo noi che quotidianamente viviamo i fatti della moda italiana ancora giovane e sotto tanti aspetti già enormemente esperta  e sicura di sé. Una moda che negli accadimenti del quotidiano - anche quelli tragici e assurdi come sempre lo è la morte improvvisa, ingiusta quando è così precoce - trova la sua storia che riserva l'obbiettività del giudizio su fatti e persone solamente "dopo".
Quando la vita diventa passato il personaggio si trasforma in ricordo, tanto più intenso e struggente fu il suo rapporto con il mondo circostante, come nel caso di Walter, l'irripetibile, geniale, raffinato, Walter Albini.

Necrologio di Walter Albini                          
di Gianni Bertasso
25-6-1983 GT                    

giovedì 29 ottobre 2015

Cafoneria e arroganza ad alta quota. Il trilocale in volo con maggiordomo. La pornografia del lusso pubblicizzata da Nicole Kidman. Ecco perché il futuro è già finito e il presente si chiama vergogna.


Un forte conato di vomito mi ha assalito oggi vedendo una pagina pubblicitaria rivoltante, un vero esempio di pornografia del lusso, qualcosa di orribile e pericoloso per il ben pensare (quel poco che è rimasto) della gente normale quella che vive e lavora senza retorica, non parliamo dei pensionati da 500 € mensili, ma delle persone che faticano più o meno per guadagnare più o meno. Diciamo il cittadino medio.
Allora: la foto ritrae la leggiadra Nicole Kidman, piuttosto inquieta a dire la verità(certamente teme l'arrivo dell'inguardabile titolare di tanta volgarità a pagamento), seduta su un letto con bianchi cuscini pronti ad accoglierla presumiamo per il dolce sonno che la attenderà (sola?). Nicole è seduta sulla coperta con i piedi nudi contravvenendo alla prima regola del lusso volgare che dice che sui sofà e sui letti i piedi sono sempre armati di scarpe che nella pubblicità non sporcano mai niente e comunque anche se sporcano paga il cliente, provate a farlo a casa vostra!... Il letto però non è quello del loft di un mobiliere di design ma un qualcosa che assieme all'intero contesto risulta davvero incredibile per l’arroganza e la cafoneria di chi lo ha concepito, per chi lo ha commissionato, per chi l’ha realizzato e infine per chi lo ha messo in funzione in quello spazio. Perché il letto è uno dei mobili di “tre stanze da sogno. Living indipendente. Bagno privato con doccia. Camera da letto matrimoniale. Maggiordomo personale!." Il maggiordomo???!!!Che cosa fa il malcapitato, si butta col paracadute per andare a comprare i giornali?? Ma allora perché lo straordinario trilocale con servizi può sembrarci essere tanto offensivo? Perché non si tratta di un appartamento in offerta in qualche nuova design –tower di archistar in voga. E’ invece uno spazio disponibile sulle Etihad Airways “sugli A380, aerei che volano tre volte (tre volte!) al giorno tra Londra e Abu Dhabi e ogni giorno tra Abu Dhabi e Sydney”. Cioè, uno in volo, bevendo un whisky nel living, chiama il maggiordomo e si fa preparare il bagno prima di andare a letto, immagino con che tipo di donna (o uomo)… Ma questo stile di vita volgare e offensivo che la tecnologia ci propone per chi è? Non certo per i passeggeri di normali voli di linea con le ginocchia rattrappite per le torturanti micro distanze tra le file di sedili e il gomito a gomito con il vicino ciccione magari anche poco profumato. Per questi passeggeri, i centimetri sono centimetri e basta. Ma ci chiediamo ingenuamente, come bambini davanti a dolci mai visti e proibiti, chi può viaggiare così, quanto può costare un appartamento in volo con donna o uomo al seguito? E ingenuamente ci rispondiamo da soli: mafiosi, criminali della finanza, trafficanti di armi e di droga, oligarchi fannulloni, magnaccia della prostituzione, dittatori di stati e staterelli con cittadini sottomessi e brutalizzati, o magari l'incredibile lady Asma moglie del macellaio Assad che brucia, bombarda e uccide col gas il suo popolo e i suoi bambini distruggendo case e culle e scuole. … tutta gentaglia che nel nostro gravissimo e doloroso momento storico fa del male all’umanità, con questi comportamenti e con questi esempi… E questa è Etihad la socia salvatrice di Alitalia, la nostra, negli anni, rapinata e saccheggiata compagnia di bandiera. Licenziamenti e champagne… ad alta quota la mafia dorme, a terra la mafia ruba. E noi continuiamo a sognare… non il pied à terre aereo, ma il mutuo per il piccolo pied à terre terreno dove sperare che questa orrenda realtà finisca assieme a chi queste volgarità le ha pensate e le fa vivere, senza vergogna… se non la nostra.